Agosto 2003
29 agosto 2003 (Panorama)
MORUCCI SU VECCHIO E NUOVO TERRORISMO
LOTTA ARMATA AMARCORD DEGLI ANNI DI PIOMBO
"Le nuove Br? Uguali a noi". Valerio Morucci, brigatista dissociato, parla del terrorismo rinato. Ma ammette: "I morti di allora oggi non avrebbero più senso".
E' sconvolgente: il primo documento delle nuove Brigate rosse comincia esattamente li' dove finiva il nostro ultimo comunicato. Non so chi siano i nuovi, ma sono politicamente uguali a noi". Parola di brigatista doc, seppur dissociato. Valerio Morucci, uno dei quattro che stringeva un mitra in via Fani in quel lontano marzo 1978, l'uomo che portò la Renault rossa con il cadavere di Aldo Moro in via Caetani, non ha dubbi sull'"autenticità" di chi ha ucciso Massimo D'Antona e Marco Biagi. "Non credo" prosegue "che siano più di sette od otto. Anche nel '78, a gestire il sequestro Moro, in fondo eravamo in sette". Sotto i pini della Versiliana, martedì 29 luglio, e poi ancora il 21 agosto, Valerio Morucci ha presentato il suo libro Biografia di un terrorista da giovane (Piemme). A1 tavolo di un caffè, ha raccontato se stesso, parlato delle nuove e vecchie Br, rigettato il titolo di terrorista. Un misto di riflessioni e ricordi, spesso tra il drammatico e l'incredibile. Come quando la mente torna alla mattina in cui fu sequestrato lo statista dc: "Eravamo in quattro con il mitra e quattro si sono inceppati, roba da non credere. E mentre stavamo a rimettere i caricatori, l'autista di Moro ha fatto marcia indietro, ha tentato la fuga. Ci sarebbe riuscito se non ci fosse stata una macchina, una qualsiasi, che era parcheggiata male e non l'ha fatto passare". Se sull'autenticità delle nuove Br Morucci non ha dubbi, come giudica il loro operato? Parlano a futura memoria. Lasciano dei punti fermi. Allora Morucci, oggi, rifarebbe quello che ha fatto? No, non lo rifarei, non ci sono più le condizioni politiche. I morti di allora adesso non avrebbero senso. Ma allora, storicamente, erano inevitabili. Il sequestro Moro. Ogni tanto si sente dire che la sua storia andrebbe riscritta.
Il caso Moro non riguarda solo le Br, ma anche lo Stato. Da parte nostra non c'è più niente da dire. Per l'altra parte, non lo so. Certo, che c'è chi ancora oggi rifiuta di riconoscere i propri scheletri ideologici nell'armadio. Aldo Moro poteva essere salvato? Mancava pochissimo. Anzi, devo dire che Moro avrebbe dovuto essere ucciso dieci giorni prima. Fu Moretti a convincerci di dilazionare ancora la trattativa. Solo che in quel momento si confrontavano due incapacità politiche, la nostra e quella dello Stato. Nessuno si è mosso dall'impostazione iniziale. Morucci, quando era nelle Br, provava sofferenza per quello che provocava?
Provavo una profonda emozione perché credevo di partecipare al cambiamento del mondo.